giovedì, gennaio 24, 2013

Calcio italiano in crisi: quale la soluzione migliore??

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Il calcio italiano è ormai da qualche anno in crisi: i bei tempi in cui campioni come Futre e Stojkovic si accasavano in squadre piccole come Reggiana e Verona pur di venire a giocare nel nostro Campionato sono finiti. La triste realtà del nostro Campionato è sotto gli occhi di tutti: le società, abituate a investire in costosi giocatori provenienti dai Campionati esteri, non hanno le possibilità economiche per competere con ricchi sceicchi o petrolieri russi, e quindi si affidano ai pochi giocatori dal prezzo accessibile, spesso non all'altezza del difficile compito a loro affidato.

Ecco quindi che squadre come Juventus, Milan e Inter, abituate a grandi nomi quali ad esempio Platini, Rivera e Mazzola, o restando a tempi più recenti Del Piero, Kakà e Eto'o, siano costrette a virare su nomi più economici come i vari Bendtner, Mesbah e Jonathan, oppure a puntare troppo su giovani ancora inesperti e non pronti ad affrontare competizioni importanti come le Coppe Europee.



Quale può essere la soluzione??
Alcune squadre, specialmente in Serie B e Lega Pro dove i contributi di Lega per chi fa giocare i giovani sono un'importante fonte di sostentamento per i Club, ma anche in Serie A ( vedi Milan ), hanno scelto di fare necessità virtù e di puntare sui giovani.
Io credo che questa scelta sia giusta, e credo anche che solo investendo molte risorse, economiche e non, nel Settore Giovanile il calcio italiano possa ritornare competitivo sia a livello di Club che di Nazionale.
Nel nostro Campionato militano giovani molto interessanti, quali i vari El Shaarawy e De Sciglio, tanto per citarne due nostrani, che stanno facendo bene nonostante la giovane età. Ma per far sì che altri talenti emergano bisogna essere convinti della bontà della scelta fatta, e non arrendersi ai primi risultati deludenti comprando vecchie glorie in cerca di soldi per la pensione come Drogba o Lampard.
In questo le squadre italiane non sono certo brave, a eccezione dell'Udinese, e questo mi fa fortemente dubitare della buona riuscita dell'operazione di ringiovanimento attuata. A tal proposito potrebbe essere una manna dal cielo il Fair-Play finanziario introdotto da Platini: dovendo infatti le società spendere in funzione delle entrate, le spese folli di una volta, ammortizzate dai portafogli esageratamente pieni dei Paperoni italiani, dovrebbero essere solo un ricordo, e dovrebbero invitare i Presidenti a investire sui giovani, poco costosi e con tante possibilità di crescere e migliorare oltre che le prestazioni in campo, anche la loro valutazione economica.

https://www.youtube.com/watch?v=lfmTwrXck3M

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